Le origini dei librigame

Probabilmente, chi è stato un adolescente negli anni ’80/’90 ne ha avuto almeno uno fra le mani… Ma forse non sa che già dalle loro origini sono stati ideati per avere uno scopo educativo!

Stiamo parlando dei librigame, un genere letterario in cui il testo “è diviso in blocchi, alla fine di ognuno dei quali si può procedere nella lettura o scegliendo tra più possibilità o risolvendo rompicapi matematici e giochi enigmistici” (Treccani).

Il lettore quindi ha il “compito” di portare avanti la storia, decidendo come andrà a finire! Diversamente dai romanzi tradizionali, la lettura di un librogame non è lineare, una pagina dopo l’altra, ma in funzione delle decisioni del lettore si salta da una pagina all’altra. Vuoi parlare con l’uomo seduto sulla panchina ? La tua storia prosegue a pagina 93. Vuoi vedere chi si nasconde dietro la porta? Vai a pagina 58.

Solitamente si identifica la nascita dei librigame negli anni ’70, ma ci sono esempi precedenti di autori ben noti.

Il primissimo esempio di librogame è “Consider the Consequences!” di Doris Webster e Mary Alden Hopkins (1930): si tratta di un romanzo rosa in cui il destino dei protagonisti, Helen e i suoi due pretendenti, è tutto da decidere!

Successivamente Jorge Luis Borges scrisse “Esame dell’opera di Herbert Quain” e “Il giardino dei sentieri che si biforcano” del 1941, mentre Alan George pubblicò nel 1945 “Treasure Hunt”.

Fra gli autori famosi che fra gli anni ‘60 e ‘70 hanno sperimentato la narrativa non lineare ci furono Raymond Queneau (“Un racconto a modo vostro”), Marcel Duchamp, Italo Calvino e Gianni Rodari, che nel 1971 raccontava in una trasmissione radiofonica storie in cui si chiedeva al pubblico di scegliere il finale. Le storie vennero poi pubblicate con tre finali diversi ciascuno (“Tante storie per giocare”).

Ma a partire dal secondo dopoguerra, la struttura dei librigame venne utilizzata principalmente a scopo educativo: i primi esempi sono i manuali di autoapprendimento TutorText della Doubleday, pubblicati dal 1958 ai primi anni ’70. Questa serie di libri interattivi fu pubblicata nel Regno Unito e negli Stati Uniti per insegnare una vasta varietà di argomenti a un’udienza normale. Questi libri furono riconosciuti da Steve Jackson e Ian Livingstone come un’influenza sullo sviluppo dei loro librogame.

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Fonti:

  • https://www.treccani.it/ (Accessed 16/11/2023).
  • Borges, Luis (1941) Examen de la obra de Herbert Quain, in Ficciones. Editorial Sur: Buenos Aires.
  • Borges, Luis (1941) El jardín de senderos que se bifurcan, in Ficciones. Editorial Sur: Buenos Aires.
  • George, Alan (1945), Treasure Hunt. W. & A.K. Johnson Limited, Edinburgh, London.
  • Queneau, Raymond (1967) Un conte à votre façon, in Oulipo. La littérature potentielle (Créations Re-créations Récréations). Gallimard: Paris, pp.273-276.
  • Rodari, Gianni (1971) Tante storie per gioccare. Editori Riuniti: Italy.
  • Webster, D. and Hopkins, M.A. (1930) Consider the Consequences. Century Co.: New York, London.